Come conservare l’effervescenza di una bottiglia di spumante che è rimasta aperta? Cosa consigliano gli esperti per non sbagliare.
Difficile, se non impossibile, pensare al veglione di Capodanno o al pranzo di Natale senza la presenza dello spumante. Le ormai classiche bollicine sono l’accompagnamento di rito dei momenti di gioia e divertimento. Ma lo spumante si presta altrettanto bene come “battezzatore” di auto nuove o come “inauguratore” di nuove imbarcazioni.
Non parliamo poi di occasioni o cerimonie speciali come compleanni o avvenimenti importanti (ad esempio la laurea di un figlio). Il brindisi frizzantino in queste circostanze è praticamente un must-have, come dicono gli anglofoni. Al punto che a volte si esagera comprando più bottiglie di spumante di quelle che verranno effettivamente consumate.
Insomma: come facciamo a conservare l’effervescenza dello spumante quando il numero dei commensali non arriva a finire la bottiglia? Ecco alcuni pratici consigli da parte degli esperti per preservare il più a lungo possibile le bollicine della bottiglia di spumante aperta.
Bottiglia di spumante aperta: i consigli degli esperti per conservare l’effervescenza
Può sembrare banale, ma la prima cosa da fare dopo aver aperto lo spumante – magari a Capodanno – è quella di tappare subito la bottiglia, anche dopo aver versato la bevanda. All’apertura infatti si libera l’anidride carbonica che tenderà a far perdere allo spumante la sua tipica effervescenza. Sul mercato ci sono dei tappi ermetici appositi (detti “stopper”) in metallo o in acciaio cromato.
Lo “stopper” è dotato di una guarnizione in gomma in grado di impedire la fuoriuscita del gas. In mancanza dello stopper possiamo arrangiarci con un tappo di sughero o con uno strato di pellicola da cucina da avvolgere sul collo della bottiglia. Per evitare che le bollicine svaniscano prima del tempo evitiamo anche di inserire il cucchiaino nella bottiglia.
È una leggenda metropolitana quella che spinge a credere che inserire un cucchiaino freddo nel collo della bottiglia di spumante aperta serva davvero a conservarne l’effervescenza. Un cucchiaino, per quanto freddo, non assicura una chiusura ermetica (al massimo un ingombro parziale), senza contare che la bassa temperatura del manico svanisce rapidamente. Meglio piuttosto tenere al fresco la bottiglia.
Dopo aver versato lo spumante, tappiamolo e mettiamolo velocemente in un cestello del ghiaccio. E prima del servizio sarà meglio evitare di conservare la bottiglia in un luogo caldo. Attenzione però a non esagerare con il “fresco”. La temperatura ideale per servire lo spumante si trova tra gli 8-10 °C. Temperature troppo basse hanno effetti negativi.
Un altro consiglio degli esperti: se è rimasto poco spumante, meglio finirlo anziché conservarlo. Meno liquido rimane nella bottiglia, più è alto infatti è il rischio che si affievolisca l’effervescenza. Quando invece avanza parecchio spumante (che comunque non rimarrà frizzante più di due-tre giorni), dopo averlo naturalmente ritappato sarà buona cosa conservarlo in un luogo buio, con una temperatura intorno ai 10 °C e un’umidità tra il 50 e il 70%.